Continuano gli appuntamenti con il festival «Storie note. Borghi in musica».
Pochi sanno ritrarre la quotidianità con tanta precisione ed intensità come la Strout, che sembra penetrare nelle cose e restituirle con grande chiarezza. I sentimenti dei personaggi emergono attraverso le loro azioni, tanto bene che ci pare di conoscerli e si finisce per chiedersi quanto di autobiografico ci sia. Ma la Strout è così: capace di raccontare la vita interiore delle persone attraverso dei personaggi che hanno la caratteristica di restarci attaccati anche se non ci piacciono fino in fondo; la prova questa di un realismo sconcertante. Olive ed Harry sono sposati ed hanno un figlio, Cristopher. La loro famiglia è, come diceva Tolstoj, infelice a modo suo. Convivono con le spigolosità dei propri caratteri, le indigeste debolezze dell’altro, gli infantilismi, le ostinazioni, i silenzi, e le piccole cose che alla fine ci salvano.
Voce e viola si legano in una narrazione poetica, asciutta, estremamente vera, per restituire la bellezza di questo romanzo che nel 2009 ha vinto il Premio Pulitzer.
Francesca Beni Attrice, regista e speaker, diplomata alla Scuola di Teatro Arsenale di Milano, fonda a Bergamo nel 2009 Altre Stanze Teatro, associazione che organizza corsi di teatro e lettura espressiva per adulti. Collabora stabilmente come attrice ed insegnante con Teatro Erbamil, per il quale ha curato per diversi anni la Direzione artistica della Rassegna di teatro contemporaneo «In the mood for». Dal 2015 cura la Direzione artistica di «Storie Note. Borghi in musica».
Raffaella Bovo Diplomata in viola ed in violino presso il Conservatorio di Torino, ha tenuto diversi concerti con l’Orchestra Filarmonica, con l’Orchestra del Teatro Regio di Torino e con l’Orchestra da Camera di Torino. Insegna viola e fa parte del Trio Tema con Variazioni.
Attrici: Francesca Beni, Viola Raffaella Bovo.
In caso di pioggia: Bagnatica, Sala Consiliare, Piazza Libertà.
