Continuano gli appuntamenti con il festival «Storie Note. Borghi in musica» e i testi di De André.
Nel raccontare la vita e le riflessioni esistenziali e civili di Fabrizio De André, Laterza propone la sua personale lettura delle canzoni più conosciute del cantautore genovese sugli emarginati, sulle convenzioni della nostra società e, in particolare, sul tema dell’amore. Un amore declinato nelle forme che De André volle dargli: l’amore perduto, venduto, sognato, omosessuale. Laterza, attento a rintracciare alcuni dei modelli letterari del cantautore genovese, leggerà anche testi di altri poeti, come Catullo. Il valore letterario di De André è stato sottolineato anche da importanti scrittori contemporanei, come Erri De Luca, Mario Luzi e soprattutto Fernanda Pivano, che nel 1997 dichiarò: “Fabrizio De André è il più grande poeta in assoluto degli ultimi cinquant’anni in Italia, quel dolce menestrello che per primo ci ha fatto le sue proposte di pacifismo, di non violenza, di anticonformismo: sempre di più sarebbe necessario, invece di dire che Fabrizio è il Bob Dylan italiano, si dicesse che Bob Dylan è il Fabrizio americano”.
Ed è proprio dalla convinzione del valore letterario di De André, anche a prescindere dalla musica, che nasce questo spettacolo.
Gabriele Laterza Autore di progetti artistici, in cui è narratore e voce recitante. Rappresenta i suoi spettacoli soprattutto nella sua Bergamo (Sala del Teatro Donizetti, Sala Piatti, Chiese di Sant’Alessandro in Colonna e delle Grazie, Ex Monastero di Astino, Casa Natale di Donizetti), ma anche in altre città (Piacenza, Vicenza; a Milano, al Teatro Dal Verme). Insegna Letteratura in un Liceo Scientifico e per Terza Università. Collabora con l’Università di Bergamo.
