A Torre de' Roveri, una mostra per fare memoria, tra foto e storie vissute dai profughi del 1948.
“La Nakba non deve essere relegata nel passato. Le immagini più recenti provenienti dalla striscia di Gaza confermano l’attualità di questo dramma e ci ricordano che parlare di Nakba vuol dire sempre più parlare della sofferenza quotidiana di uomini e donne privati dei più basilari diritti umani”.
Simone Sibilio – «NAKBA – La memoria letteraria della catastrofe palestinese» (edizioni Q, 2013)
Mentre il 14 maggio 1948 finiva il mandato britannico in Palestina e nasceva lo Stato d’Israele, il 15 maggio 1948 iniziava la Nakba, termine che letteralmente in arabo significa “catastrofe” e corrisponde all’esodo di 700.000 Palestinesi dalla Palestina storica.
Chi scappò nel 1948 non poté più ritornare. Le case vuote, lasciate con la speranza di potervi fare ritorno e per questo con all’interno cose personali quali vestiti, foto, libri, furono assegnate a “proprietà di assenti” e quindi ai nuovi abitanti della Palestina. Ancora oggi, i Palestinesi conservano con amore, orgoglio e gelosia le vecchie chiavi delle loro case ormai perdute.
Giorni e orari di apertura:
- domenica 12 maggio
- sabato 18 maggio
- domenica 19 maggio
- sabato 25 maggio
- domenica 25 maggio
Apertura dalle 9 alle 18.