Per un interno weekend la città festeggia la sua immensa eredità culturale.
Anche quest’anno l’Assessorato alla Cultura del Comune Bergamo ha raccolto l’invito, insieme a moltissime realtà locali, a partecipare alle GEP, le Giornate Europee del Patrimonio, un’importante occasione per riaffermare il ruolo centrale della cultura nella società contemporanea. E così, sabato 22 e domenica 23 settembre innumerevoli luoghi culturali bergamaschi apriranno le porte al pubblico per visite guidate, attività e incontri per tutti i gusti e tutte le età. Il tema dell’edizione 2018 è «L’Arte di condividere» e punta l’attenzione sulla necessità di costruire legami sempre più stretti e significativi tra i luoghi di cultura e i loro territori, le sue comunità e le sue storie, con l’obiettivo di far conoscere lo straordinario patrimonio locale in nome dell’accessibilità e dell’inclusione.
Si spazia così dall’intercultura, con le proposte del Museo Archeologico sulle migrazioni antiche e sul confronto tra culture, al dialogo tra storia e paesaggio, nel percorso curato dal Museo delle Storie insieme all’Orto botanico, fino all’esposizione del patrimonio locale: i disegni di Quarenghi della Mai, gli Erbari in Sala Viscontea, il fondo Zucchelli in GAMeC, le opere della Carrara attraverso la lente del design e le zanne e gli artigli del Caffi. Il Teatro Tascabile narra, infine, come l’ex Monastero del Carmine come crocevia di esperienze artistiche multidisciplinari. Nella direzione dell’inclusione e dell’accessibilità del patrimonio anche la collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per la realizzazione di schede tattili con i monumenti più significativi della città e una lettura ‘sensoriale’ della storia di Pinocchio presso la Biblioteca Tiraboschi. Da non dimenticare, infine, il progetto Street Art, un lavoro collettivo che riunisce per la prima volta le più importanti realtà bergamasche del settore, un grande muro dipinto che vede artisti del calibro di Nemo’s lavorare a fianco dei ragazzi disabili di Tantemani, nel nome del sottosuolo, humus e terra, natura viva da conservare per le generazioni future.