L'Associazione Caposaldo di Bergamo presenta un incontro per approfondire una guerra dimenticata.
Venerdì 25 gennaio, alle 20,45, l'Associazione Caposaldo vi invita a partecipare all'incontro dal tema «Yemen, la guerra dimenticata».
A quasi quattro anni dall'inizio dell'aggressione allo Yemen, l'associazione Caposaldo vuole offrire un momento di approfondimento e comprensione di questo conflitto apparentemente così lontano, nello spazio e nei contenuti, e che in realtà ci riguarda molto da vicino.
Perché, al di là delle motivazioni immediate, dietro il conflitto si nasconde come di consueto la longa manu dell'imperialismo e dell'interesse occidentale, mal celato in questo caso dal coinvolgimento diretto dell'Arabia Saudita e dagli immancabili "terroristi" manovrati da USA ed Europa.
A offrire una panoramica della situazione Hanieh Tarkian, ricercatrice di studi strategici e geopolitici esperta delle questioni mediorientali che spiega: «Perché è necessario conoscere la situazione in Yemen? Perché la battaglia del popolo yemenita è anche la nostra battaglia? Il popolo yemenita, il più povero dei paesi arabi, entra nel quarto anno di aggressione da parte della coalizione a guida saudita, il più ricco dei paesi arabi, sarebbe tuttavia sbagliato limitare l’analisi del conflitto a meri interessi politici ed economici. Il conflitto yemenita è molto simile a quello siriano per diversi aspetti, entrambi i popoli stanno combattendo contro un nemico ideologicamente regressista, appoggiato tuttavia da un Occidente ideologicamente progressista, in realtà regressismo e progressismo sono due lati della stessa medaglia, per questo si appoggiano a vicenda. Gli yemeniti non vogliono nessuna di queste due ideologie, ecco perché la loro battaglia è anche la nostra. L’ideologia progressista e regressista sono come due lame di una forbice che distrugge tutto ciò che si ribella a loro.»
Come disse il Profeta Maometto “La fede è yemenita, la saggezza è yemenita e io ho trovato il respiro del vostro Signore nello Yemen”
Presenta per Caposaldo Paolo Galante.
Ingresso libero e gratuito.