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Venerdì
22
Marzo

ARCHIE SHEPP QUARTET, TERENCE BLANCHARD AND THE E-COLLECTIVE

EVENTO CONCLUSO

Al via con Archie Shepp e Terence Blanchard il festival bergamasco dedicato al jazz.

 

Archie Shepp, ovvero uno degli uomini di punta del free jazz, o della new thing come dir si voglia, degli anni Sessanta. Una stagione contrassegnata, nel caso specifico, da dischi memorabili come Four For Trane (dedicato all’amico, nonché mentore, John Coltrane), Fire Music, On This Night, Mama Too Tight, Blasé, solo per fare qualche titolo. Tutti intrisi di una musicalità graffiante, specchio di tempi incandescenti, protesa verso il nuovo ma nel contempo profondamente legata alla tradizione afro-americana. Tradizione che poi il sassofonista esplorerà ancora più in profondità, anche nelle vesti di cantante. 

Oggi, tagliato da poco il traguardo degli 80 anni (è nato il 24 maggio 1937 a Forth Lauderdale, Florida), Archie Shepp è icona vivente di un jazz che nel guardare alle proprie radici continua a muoversi nel presente, con grande onestà e determinazione, nonostante il trascorrere degli anni. E in questo Shepp è un esempio di coerenza, anche quando parla di musica e della sua gente: «La musica rappresenta i conflitti sociali, include valori politici, specialmente in contesti come quello attuale. Ci sono stati molti cambiamenti da quando ero giovane, incluso un presidente nero, che ho sostenuto. Ma credo che l’America abbia ancora parecchia strada da fare».  

Alla sua terza partecipazione al festival jazz di Bergamo, dopo quelle del 1974 (al Palazzetto dello Sport) e del 2002 (al Donizetti), Archie Shepp non manca dunque di lanciare messaggi forti, soprattutto con la sua musica.  

ARCHIE SHEPP sax tenore, voce // PIERRE-FRANCOIS BLANCHARD pianoforte // MATYAS SZANDAI contrabbasso // HAMID DRAKE batteria 

 

È uno dei trombettisti più in vista e acclamati del jazz di oggi: per popolarità può dirsi secondo solo a Wynton Marsalis, suo amico di infanzia e compagno di studi. Nato anch’egli a New Orleans, Terence Blanchard si è fatto strada suonando nell’orchestra di Lionel Hampton e nel 1982, prendendo il posto proprio dell’amico e collega concittadino, è entrato nei Jazz Messengers di Art Blakey. Da allora è stato un susseguirsi di successi, di nomination e di vittorie ai Grammy Awards, di dischi, di importanti colonne sonore, soprattutto per Spike Lee (Jungle Fever, Malcom X, La 25a ora, S.O.S. Summer of Sam – Panico a New York, Miracolo a Sant’Anna Sant’Anna e il recente Blackkklansman, insignito di diverse nomination agli Oscar, tra cui proprio quella per la miglior colonna sonora). Alla cultura e alle problematiche della sua gente è molto legato: «Arrivi a una certa età e ti chiedi: 'Chi si alza e parla per noi?' Poi ti guardi intorno e realizzi che James Baldwin, Muhammad Alì e il dottor King non sono più qui ... e cominci a capire che tutto ti cade addosso. Non intendo dire che voglio cambiare tutto, sto solo cercando di dire la verità». La sua ricerca di un mondo migliore Terence Blanchard la porta ovviamente avanti con la musica: con l’E-Collective, formazione che batte i sentieri di un jazz elettrico dalle tinte e inflessioni  funkeggianti, il trombettista ha registrato due album, il secondo dei quali dal vivo, dimensione che appare quella ideale per far emergere tutto il potenziale del leader e della sua band.

TERENCE BLANCHARD tromba, electronics // CHARLES ALTURA chitarra // FABIAN ALMAZAN pianoforte, tastiere // DAVID GINYARD basso elettrico // OSCAR SEATON batteria 

 

Contatti

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Data e Ora

Inizio: venerdì 22 marzo 2019 21:00

Giorni di apertura
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Luogo

Bergamo, Via Pizzo della Presolana 7