Allo Spazio Arte viamoronisedici, Stefania Burnelli inaugura la nuova mostra di Linda Callioni.
Una pittura libera, quella di Linda Callioni. Una pittura che gioca con le forme e i colori riempiendo gli spazi della vita. Una pittura all over, a tutto campo, ricolma di luce, di intenzioni immaginifiche e di risonanze pop.
Superfici dall’effetto caleidoscopico o sfuocato, orditi geometrici e automatismi ipnotici restituiscono a chi osserva memorie di pittura vicina e lontana, tra geometria e libertà espressiva, tra echi di vario astrattismo e graffiti art.
Le tele e le carte di Linda Callioni, ora venate di tracce figurali ora dissolte in puri accenti di cromie, compongono tableaux che pulsano di bagliori dal ritmo modulare: i blu, i rossi, i gialli - ora cristallini ora opalescenti - guizzano e galleggiano in un labirinto di segni tra continui sconfinamenti, oniriche dissolvenze e ostinate volontà di forma.
È una pittura capace di fondere senza gerarchie i registri lirico, giocoso, emotivo e che serba in sé una forte componente vitale di gestualità e di imprevisto. Il risultato, disarmante, sono spazi che ricordano in formato mini certe vetrate di chiese, affollati come sono di segni e insieme leggeri di fremiti e tocchi di luce. Una scrittura che ha radici antiche, di modelli e di studio, che il sogno dell’artista ha completamente trasformato ma senza mai eclissare del tutto.