Saor Patrol
Per l'edizione 2022, il Festival dei popoli indigeni ha tra gli ospiti nella prima serata di apertura i "Saor Patrol" che, accompagnati dalla cornamusa, quale strumento nazionale, sapranno far respirare l'aria della Scozia a tutti i presenti.
Dall'8 al 26 giugno ha luogo, presso la Fiera di Bergamo, il festival della condivisione tra i popoli con un programma ricco di eventi tra concerti dei gruppi indigeni da tutto il mondo, conferenze e workshop, musica popolare e spettacoli etnici.
Nella prima serata, alle 21.15, si esibiranno i "Saor Patrol", gruppo scozzese che, con la sua grinta e con i suoi tamburi, infiammeranno il palco principlae del Festival dei popoli indigeni.
La band è stata variamente definita 'Tribal Rock' e 'I Motörhead del Folk', ma c'è un termine che forse descrive più da vicino il suono che hanno lavorato duramente per molti anni: il rock celtico scozzese.
I tamburi martellanti sostengono la chitarra incendiaria e i tubi indomiti; i Saor Patrol viaggiano per il mondo, lasciando la Scozia risuonare nelle orecchie di legioni di fan: "Alba gu Bràth!", Scozia per sempre. Come fieri scozzesi, è il vero scopo del lavoro della band promuovere la loro terra "fuori dalla loro terra".
I Saor Patrol si considerano molto una band del patrimonio. Quella parola, Heritage, è una parola che è quasi sinonimo di Saor Patrol e del suo frontman, il piper e band leader Charlie Allan. Quest’ultimo iniziò anche il progetto che sarebbe diventato il lavoro della sua vita: Il Clanranald Trust for Scotland e la costruzione di Duncarron - un villaggio medievale scozzese fortificato nella Carron Valley, vicino a Stirling.
I membri del Trust (un ente di beneficenza registrato) sono tutti dedicati a promuovere una maggiore consapevolezza della cultura e del patrimonio scozzese attraverso l'educazione interattiva e l'intrattenimento.
Il gruppo, da numerosi anni partecipa a film di notevole importanza come: Brave Heart, Il Gladiatore, Re Artù e Robin Hood.
