Chiesetta della Santissima Trinità
Il Polo Culturale Mercatorum e Priula riapre le chiesette di Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco, chiuse al pubblico per la maggior parte dell’anno, ma ricche di tesori artistici, di mano Ceresa o Baschenis.
La chiesa, è situata lontano dal centro abitato di Dossena è orientata con l’abside a nord ed è preceduta da un sagrato in rilievo rispetto alla strada e delimitato da bassi muretti in pietra. La facciata, in pietra a vista ed intonacata solo nella parte superiore, ha centralmente l’ingresso con contorno in pietra affiancato da due finestre rettangolari anch’esse con contorno in pietra e complete di inferriate. In alto e centrale è posta una finestra curva. Il tetto a due spioventi con struttura in legno e coperto da coppi, conclude l’edificio. Sul lato sud il portico, in opera su due pilastri in muratura e coperto dalla prosecuzione della falda del tetto, protegge l’ingresso laterale. L’ interno è ad unica navata, con pareti intonacate e soffitto a due spioventi intonacati; a destra è posto l’ingresso laterale. Il presbiterio, più stretto della navata, è rialzato di un gradino, ed è coperto da volta a botte. L’altare è posto sulla parete di fondo. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce alla sagrestia.
Relativamente alle notizie storiche:
1666 ‐ 1666 (parrocchialità carattere generale)
La chiesa appare nel sommario delle chiese della diocesi di Bergamo redatto dal cancelliere Marenzi e viene menzionato all’interno dei confini della parrocchia l’oratorio dedicato alla Santissima Trinità.
1778 ‐ 1781 (parrocchialità carattere generale)
Nella relazione fatta dal parroco di Dossena in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, si annotava che entro i confini della parrocchia era presente l’oratorio della Santissima Trinità.