Matteo, tartufaio insieme al suo inseparabile cane Akela, mette a disposizione in maniera sistematica le proprie conoscenze che ha accumulato nel corso di questi 5 anni di caccia al tartufo, creando un corso ad hoc per gli aspiranti tartufi.
“Il mio percorso da autodidatta mi ha reso ben conscio di tutti i dubbi e le problematiche a cui un aspirante tartufaio va incontro e mi rendo conto che spesso non sapendo come agire si commettono errori che vanno a compromettere la realizzazione del proprio sogno.” spiega Matteo.
“So bene quanto il consiglio di un tartufaio esperto sia d’aiuto in un’infinità di situazioni, e non potendo seguirvi individualmente ho strutturato questa giornata in maniera da rendervi consci della quasi totalità dei problemi che vi troverete innanzi intraprendendo questo percorso!”
Programma:
- mattina (9.30 – 12-30): teoria: Che cos’è il tartufo? Caratteristiche fisiche e comportamentali, proprietà, habitat e tipologie di tartufo. – Il tartufo nella storia: dai Babilonesi ai giorni nostri, passando per l’impero romano! – Il tartufaio e il cane: una vera e propria simbiosi! – La ricerca: le situazioni ed i problemi con cui ogni tartufaio dovrà scontrarsi. – Nozioni di base sull’addestramento del cane. – Il tartufo in cucina: la preparazione, la conservazione e ricette! – Legislatura italiana in materia di tartufi: dalle pratiche per il tesserino alle norme da rispettare per tutelare il fungo. 13.00 PRANZO Cucinato direttamente a «L’imboscasa – La casa nel bosco» e realizzato con prodotti dell’orto a KM zero.
- pomeriggio (15.00 – 18.00) pratica: passeggiata nel bosco con simulazione di ricerca – Analisi del comportamento del cane – Riconoscimento delle piante e dell’ habitat idoneo alla crescita del tartufo – Risoluzione dei problemi e delle perplessità in cui ogni tartufaio s’imbatte. 19.00
CENA: abbondante cena a base di tartufo nero della ValCavallina. La partecipazione all’evento è di 200 euro ed include pranzo e cena, realizzati con ingredienti di alta qualità, biologici e autoprodotti, dosi massicce di tartufo nero e l’eccezionale vino del Luigi, prodotto come si faceva un tempo in Val del Fico.